La storia dell’Associazione
L’atto costitutivo dell’Associazione degli Ingegneri della Provincia di Udine risale al 25 marzo 1961, data dalla quale l’Associazione ha iniziato ad operare con veste di Personalità Giuridica dotata di proprio Statuto.
In realtà, dalla documentazione conservata presso la Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” di Udine e l’Archivio dell’Ordine degli Ingegneri di Udine, risulta che in città fosse presente un’associazione di ingegneri già negli anni dell’immediato dopoguerra. Essa operava all’interno di una unica istituzione rappresentativa della categoria degli ingegneri, denominata “Ordine e Associazione degli Ingegneri della Provincia di Udine”, che, riunita all’Ordine degli Architetti, dava a sua volta luogo al “Collegio Ingegneri ed Architetti di Udine” .
Organo ufficiale di informazione del Collegio era, in quegli anni, il “Bollettino di Informazioni del Collegio Ingegneri ed Architetti di Udine”, che iniziò le pubblicazioni con l’uscita del primo numero il 15 Aprile 1950. Dalla consultazione di tale notiziario provengono interessanti informazioni sulla composizione, sul funzionamento, sulle attività svolte dall’organo di rappresentanza della categoria degli ingegneri.
L’Ordine e Associazione degli Ingegneri della Provincia di Udine si proponeva come unico organismo rappresentativo della categoria, organizzato in due sezioni: la sezione “Ordine”, che comprendeva tutti gli ingegneri abilitati (suddivisi in: ingegneri liberi professionisti, ingegneri di Stato, ingegneri delle Pubbliche Amministrazioni, ingegneri Dirigenti di Azienda, ingegneri Impiegati privati), e la sezione “Associazione”, che comprendeva, oltre a tutti agli iscritti all’ordine, gli ingegneri non abilitati e gli ingegneri iscritti ad Albi di altre Provincie.
Era governato da un Presidente e da un Consiglio Direttivo espresso per 7/12 dagli iscritti all’Ordine, e per 5/12 dagli iscritti alla sola Associazione. Negli anni ’50 la forza di tale organismo era di circa 330 iscritti, di cui circa 300 iscritti all’Ordine (e automaticamente anche all’Associazione) e circa 30 alla sola Associazione.
Con l’uscita del n. 11/12 – Anno VI – Nov/Dic 1953 il “Bollettino di Informazioni del Collegio Ingegneri ed Architetti di Udine” si trasforma in “Rassegna Tecnica della Regione Friuli – Venezia Giulia”, anticipando di fatto di parecchi anni, e con parecchia lungimiranza, la nascita della Regione Autonoma. Esso conserva comunque la veste di organo ufficiale di informazione degli ingegneri e degli architetti della Provincia di Udine.
Nel 1961 la Associazione degli Ingegneri diviene soggetto giuridico indipendente, dotato di proprio Statuto e con autonomo organo di rappresentanza (Presidente e Consiglio Direttivo), d’ora in poi svincolato dall’Ordine. L’Associazione rileva la gestione diretta della Rassegna, che diviene così organo ufficiale dell’Associazione degli Ingegneri della Provincia di Udine, anche se comunque sempre aperto ai contributi redazionali provenienti dalle altre professioni tecniche e dal mondo dei costruttori.
Con la istituzione, nel 1968, della Provincia di Pordenone, che ricomprende parte del territorio della vecchia Provincia di Udine, gli ingegneri di quell’area della regione si rendono indipendenti da Udine e si costituiscono in “Associazione degli Ingegneri della Provincia di Pordenone”. Le due Associazioni di Udine e Pordenone continueranno però a collaborare, soprattutto nella gestione collegiale della Rassegna, che mantiene la denominazione di “Rassegna Tecnica del Friuli Venezia Giulia”, e che si qualifica come Pubblicazione bimestrale delle Associazioni degli Ingegneri delle Provincie di Udine e Pordenone.
E ciò fino al 23 maggio 1984, data di costituzione della società “Rassegna Tecnica del Friuli Venezia Giulia s.r.l.”, con sede in Udine e con soci unici le due Associazioni Ingegneri di Udine e Pordenone detentrici al 50 % del capitale sociale di Lire 35.000.000 (oggi € 18.200,00), e che amministrano la Società attraverso un consiglio di sei membri, di cui tre espressione dell’Associazione di Udine, e altrettanti dell’Associazione di Pordenone. Alla nuova s.r.l. viene conferita la proprietà della rivista che mantiene il nome di “Rassegna Tecnica del Friuli Venezia Giulia”, e si trasforma in “Pubblicazione bimestrale sotto gli auspici delle Associazioni e degli Ordini degli Ingegneri Architetti Agronomi Forestali e Geologi del Friuli Venezia Giulia”, forma mantenuta tuttora.
Pur rimanendo il governo amministrativo della rivista sotto il diretto controllo delle due Associazioni Ingegneri di Udine e Pordenone, viene confermata la sua vocazione a identificarsi quale portavoce di tutti i tecnici laureati della Regione.
In occasione del superamento dei cinquant’anni di pubblicazione della Rassegna, diretta ininterrottamente dall’ing. Gaetano Cola, è stata promossa, e sostenuta dall’Associazione Ingegneri, una iniziativa editoriale che ha prodotto la pubblicazione del volume “Progetti e Opere – Testimonianze di 50 anni”, dove, attraverso la riproposizione dei passaggi più significativi degli articoli pubblicati nel periodo 1953 – 2002, si possono trovare le notizie che hanno contribuito allo sviluppo civile e infrastrutturale della regione, ma anche del perché molte iniziative di grande importanza sono fallite o sono state vanificate da inerzie amministrative, ripensamenti, mancanza di finanziamenti, ecc.
Tra le attività più significative promosse dall’Associazione, merita una particolare menzione il viaggio – studio organizzato nel 2011 per la visita ai lavori di costruzione della One World Trade Center (Freedom Tower) a New York, torre che ha preso il posto delle distrutte Twin Towers, opera alla cui realizzazione hanno contribuito in maniera significativa due imprese nord-americane fondate da emigranti friulani in Canada negli anni ’50 dello scorso secolo.
Grazie a loro (la Collavino Construction Company di Windsor – Ontario – Canada, Impresa di costruzioni – General Contractor, fondata nel 1954 da Mario Collavino, friulano di Muris di Ragogna, e l’ADF Group di Terrebonne- Quebec – Canada, Impresa produttrice di carpenteria metallica per le costruzioni, fondata nel 1956 da Giacomo Paschini da Villa di Verzegnis, la numerosa compagine degli ingegneri friulani che ha partecipato alla trasferta nordamericana ha avuto il privilegio, riservato a pochi, di salire lungo la torre in costruzione fino al 52° piano, l’ultimo in quel momento raggiungibile.